Condivisione solidale della Parola di Dio nella XIX Domenica TOC (Sap 18, 6-9; Sal 32, 1.12, 18-19, 20-22; Eb 11, 1-2.8-19, Lc 12, 32-48). SINTESI PER IL MIO VIVERE CRISTIANO – N. 34
Nella 19ma domenica del Tempo Ordinario di quest’Anno C, Gesù mi fa un invito forte ad “essere pronto” (cfr. Lc 12,35.40) per l’incontro con Lui di cui non so né il giorno né l’ora.
1. Gesù usa tre parabole per istruirmi e illustrarmi sull’importanza dell’essere “pronto” in questo tempo dell’Attesa della sua Parusia, ovvero del suo ritorno alla Fine dei Tempi.
La prima parabola parla del Padrone che torna dalle Nozze nell’ora sconosciuta dai suoi servi (cfr . Lc 12, 35-36). Gesù sottolinea che se quel Padrone trova i suoi servi svegli ad aspettarlo, sarà lui, il padrone a servire, con grande gioia, a tavola, i sui servi (cfr. Lc 12, 37).
La seconda parabola parla dell’arrivo in un’ora inaspettata di ladri in casa di un padrone (cfr. Lc 12,39-40) : una triste sorpresa per quella casa. L’accento è messo, però, sull’inaspettata e della non augurabile visita.
La terza parabola parla di due modi di comportarsi di un amministratore a servizio di un padrone: (cfr. Lc 12, 42-44).
– Un Comportamento saggio e prudente: quando l’amministratore è cosciente del suo ruolo di essere sempre vigile, avendo i conti in ordine per renderne conto in qualsiasi momento dell’arrivo del suo padrone (cfr. Lc 12, 35-37).
– Un comportamento imprudente ed inadeguato: quando l’amministratore vive da incosciente, da pigro, da prepotente, da disonesto e disordinato, rimandando la messa in ordine dei conti più in là, pur non conoscendo i tempi del padrone (cfr. Lc 12, 45-48).
Con quest’ultimo comportamento, l’amministratore non sarà mai pronto per accogliere con gioia il suo padrone a cui dovrà rendere conto dei suoi affari!
Chi si comporta così agisce da padrone e non da servitore. E quindi, è un cattivo amministratore ed un cattivo servitore.
Con questo insegnamento, Gesù mi avverte sull’importanza del tempo presente messo a disposizione della mia vita. E’ un tempo utile per amministrare bene l’esistenza che Dio mi ha dato, per prepararmi ad ogni istante all’arrivo del Signore, nell’ora improvvisa.
Conosco la sua Volontà che mi illumina, ho i doni della Fede, della Speranza e dell’Amore.
2. Devo mettermi all’opera, con serenità, sorretto dalla Grazia di Dio.
Conto sulla la Sollecitudine di Dio che ha manifestato la sua Grandezza nella Storia della Salvezza (dalla liberazione d’Israele in quella Notte della Pasqua in Egitto (cfr Sap 18, 6-9) alla Pasqua nel Nostro Signore per la nostra Redenzione). Devo vivere nella Fede di cui Abramo è esempio e simbolo (cfr Ebr 11, 8-10.17-19), testimoniare della Carità cristiana, con generose elemosine nei riguardi dei poveri e bisognosi come San Lorenzo ne ha dato esempio fino all’effusione del Sangue nel martirio.
AMEN
3. Alcuni brevi pensieri che mi aiutano in questa meditazione :
1° Mons. Giuseppe Mani:
“ La promessa del Regno anticipata da Cristo ci obbliga a relativizzare tutto il resto “Vendete ciò che avete e datelo in elemosina, fatevi borse che non invecchiano…”. Sappiamo che le ricchezze di questa terra possono essere derubate. E i beni di questo mondo caduco sono soggetti ad alterazione e degrado. Per questo non hanno valore. Il vostro tesoro sia nei cieli.
La promessa divina invita anche ad entrare in uno stato di attesa attiva. Come Abramo siamo dei pellegrini. Siamo in cammino vero l’aldilà. Dobbiamo combattere la tentazione di non installarci qui perché la nostra dimora è nei cieli, nascosti con Cristo.
Gesù ci insegna come deve essere concepita l’attesa attiva. Siamo costituiti nella veglia “servitori”, “sovrintendenti”. Il Signore ci dà fiducia dandoci la responsabilità dei nostri fratelli. È una missione seria ed esigente a cui non possiamo dispensarci e della quale dobbiamo rendere conto”(2025giuseppemani.it).
2° Rev. Prof. Dr. Rocco d’Ambrosio:
“(…). E’ ovvio il riferimento a denaro e ricchezze che ci vincolano, ci fanno diventare avari, possessivi e invidiosi, dimenticando che nella vita valgono di più le persone che i beni materiali, che il Signore vale più di tutte le persone e, ancor più, di tutti i beni materiali e non” (www. Cercaiunfine.it)
Sac. Faustin K. Mundendi
Faustin Mundendi
Bravo Faustin! Grazie x la citazione. Un abbraccio. Bless you