Il Regno della Pace – Don Faustin

Condivisione della Parola di Dio nella XIV Domenica TOC (Is 66, 10-14c; Sal 65/66; Gal 6, 14-18; Lc 10, 1-12.17-20). SINTESI PER IL MIO VIVERE CRISTIANO – N. 29

Pregando col brano del vangelo secondo Luca  sopraindicato, ho colto il contenuto generale della missione affidata ai settantadue inviati da Gesù conferendo loro straordinari poteri spirituali. Si tratta di portare l’annuncio del Regno di Dio che è il Regno della Pace: “… prima dite: ‘ Pace a questa casa ’ (Lc 10, 5); … e dite loro : ‘ E’ vicino a voi il regno di Dio ’ (Lc 10, 9. 11) …”.

Nelle indicazioni date da Gesù colgo modalità, caratteristiche, orizzonti , poteri e  finalità della missione affidata a questi settantadue discepoli.

  1. Cammino , movimento, uscita: “… li inviò …(Lc 1, 1)… ‘andate’(Lc 1, 3)…”.
  2. A due a due” (Lc 10, 19. Si tratta della comunione della comunità missionaria: per sostenersi e testimoniare della carità cristiana vicendevole vissuta realmente nell’esperienza d’unità nella diversità di nature e di vedute…
  3. Realismo. Gesù non è un veditore d’illusioni. Egli previene i missionari su eventuali ed ovvie difficoltà che incontreranno sul terreno: “… ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi” (Lc 10, 3).
  4. Povertà ed essenzialità: “… non portate borsa, né sacca, né sandali…” (Lc 10, 4). E’ un invito a liberarsi da ogni ingombro e scommettere sulla Provvidenza di Dio e sulla ricchezza della dignità umana , del cuore , della generosità e della buona volontà dei destinatari dell’Annuncio del Regno Dio: comunità destinataria.
  5. Premura ,  fretta, orizzonte: “… non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada” (Lc 10, 4); “Non passate da una casa all’altra” (Lc 10, 7). Il cammino missionario ha una  mèta calendarizzata  ed anche territoriale da raggiungere in fretta e con premura senza sciupare i tempi utili (anche se i saluti sono umanamente importanti e costruttivi): “… li inviò … davanti a se in ogni città e luogo dove (Gesù) stava per recarsi” (Lc 10, 1).
  6. Semplicità , integrazione ed azione: “Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che si trovano” (Lc 10, 8); “Restate in quella casa , mangiando e bevendo di quello che hanno…”(Lc 10, 7).
  7. Previa Accoglienza: “ Quando entrerete in una città e  vi accoglieranno…” (Lc 10, 8). 
  8. Annuncio: proposta persuasiva e non proselitismo. Chi è convinto e coinvolto aderisce liberamente. Niente coercizione. Il Signore è  ben chiaro su questo:  “Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite…” (Lc 10, 10).
  9. Efficienza e gioia dell’opera missionaria compiuta: “I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: ‘Signore , anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome” (Lc 10, 17). Anche Gesù stesso conferma quanto riferito dai missionari: “Vedovo Satana cadere dal cielo come una folgore” (Lc 10, 18).
  10. Poteri speciali conferiti ai missionari in modo straordinario: “… guarite i malati…” (Lc 10, 8); “Ecco, io, – dice Gesù -, vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi” (Lc 10, 19).
  11. Finalità: La Salvezza eterna e la Vera Gioia: “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10, 20). 

“E una volta che ci siamo arruolati in questo strano esercito del Signore “che cosa ce ne viene?”, chiediamo con Pietro, che quanto a realismo non gliene mancava proprio. Gesù risponde: “Riceverete il centuplo quaggiù e la vita eterna”. Oggi, ai discepoli che tornano entusiasti della missione, Gesù risponde: “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti in cielo” (Mons. Giuseppe Mani: 2025 giusepppemani.it).

“Esiste un cammino della gioia: dal successo singolo a orizzonti vasti, a nomi scritti nei cieli. E, quindi, non solo dobbiamo educarci  alla gioia, ma dobbiamo farlo procedendo di gioia in gioia, sempre più grande. Questa  ‘ditta ‘ funziona così” ( Rev. Prof. Rocco D’Ambrosio: cercarsiunfine.it).

Sac. Faustin K. Mundendi

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1 commento

  1. Faustin

    “Bella e sintetica riflessione. Grazie” (Rev. Prof. Dr. Rocco d’Ambrosio, PUG-Roma).

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