Condivisione solidale della Parola di Dio nella Solennità de l’Assunzione della Vergine Maria-15 agosto (Ap 11, 19 a; 12,  1-6 a.10ab; Ps 44; 1 Cor 15, 20-27 a; Lc 1, 39-56). SINTESI PER IL MIO VIVERE CRISTIANO – N. 35

Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria!

Questa bella parola “Assunzione” somiglia a quest’altra che è l’ “Ascensione” ma non sono da confondere anche se tutte due evocano una salita  al Cielo.

1. L’Assunzione di Maria significa che Maria è stata introdotta nella Gloria della Risurrezione dopo la sua Dormizione o Transito. Non ha conosciuto la  corruzione del corpo in una tomba.

E’ una Festa antichissima che veniva celebrata a Roma già dal Settimo Secolo circa. Ma, è solo dal 1950 che Pio XII l’ha istituita come Grande Festa per la Chiesa Universale, con la Costituzione ApostolicaMunificentissimus Deus” (AAS 42 -1950- , 760-762.767-769).

Tutte le Feste liturgiche in onore della Vergine Maria, – l’Annunciazione, l’Immacolata Concezione,  l’Assunzione , la Natività ed altre ancora -, hanno per matrice comune l’unico e singolare PRIVILEGIO: quello di essere la MADRE DI DIO, per scelta e volontà di Dio stesso.

Dio ha colmato Maria delle sue grazie preservandola dalla macchia del peccato originale dal concepimento e alla fine della sua vita terrena dalla corruzione del sepolcro. Così l’ha fatto partecipare direttamente della Gloria della Risurrezione del suo Figlio, intatta nel corpo e nell’anima. E “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1, 37).

2. Maria, però, non è stata una donna passiva con quella grazia particolare. E’ stata una dinamica collaboratrice di Dio col suo “sì” sempre attuato e rinnovato in tutte le circostanze della sua vita terrena.

Anche di fronte alle incomprensioni della gente riguardo all’insegnamento di Gesù e di fronte alla sofferenza fisica, la passione, l’agonia e la morte del suo figlio Gesù, il “sì” di Maria è rimasto dinamico ed attuato.

Maria non ha mai cessato di esercitare la sua libertà e responsabilità nel suo “Sì” al Progetto di Dio.

Così la “Figlia di Sion” si è dimostrata la “Donna”, la “Nuova Eva”, l’ “Arca dell’Alleanza” dal fatto che nella sua carne, lei ha fatto il TRAIT-D’UNION tra la Terra e il Cielo.

3. Maria non è il Passato ma l’AVVENIRE DELL’UMANITA`. 

Lei ha preceduto l’Umanità nella Fede, ha collaborato al Disegno di Dio per la Salvezza dell’Umanità dicendo di Sì al Vangelo della Vita Eterna portato da Gesù.

Così dinamica, Maria era diventata la prima Discepola del suo Figlio rimanendo FEDELE ai suoi impegni di Fede in Dio.

E’ rimasta Madre di Dio sotto la Croce quando il Figlio agonizzante la chiama e l’affida alla Chiesa e la Chiesa a lei. Da allora, la Madre della Chiesa, la Madre dei figli della Chiesa, la mia Madre è la mia Interceditrice.

Lei mi accompagna nel mio cammino verso la Gloria del suo Figlio, Goria in cui mi precede dall’Assunzione.

4. Devo seguire Maria che è stata liberamente e responsabilmente Obbediente, Credente, Serva di Dio (non sua schiava) (cfr. Lc 1, 46) come i grandi Servi di Dio: Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Davide, Salomone,  i Profeti giusti e tanti altri Servi fedeli del Regno di Dio perché hanno creduto nella Parola di Dio.

Ecco perché Gesù ed Elisabetta dicono che Maria è BEATA, non perché è madre biologica del Messia, ma perché ha creduto nella Parola di Dio e l’ha messa in pratica (cfr. Lc 1, 45).

Sono invitato a seguire Maria su questo cammino della Fede, dell’Obbedienza e della Speranza. 

Aiutato da lei stessa che è “Piena di Grazia”, arriverò a condividere la Gloria della Risurrezione di Gesù-Cristo dove lei mi ha preceduto e mi attende anche con il mio “corpo” destinato  a questa Gloria. Non sono “il” proprietario del mio  corpo. Ne sono l’amministratore e il custode privilegiato. Il mio corpo non è da maltrattare in qualche maniera, ma da trattare con cura e grande attenzione sapendo che esso e l’anima costituiscono l’unica persona che sono io, Faustin. Il mio corpo deve essere strumento per la santità; è destinato alla Santità e alla Salvezza. Ricordo questo dato ogni volta che celebro un funerale.

5. Alcuni brevi pensieri   che mi aiutano in questa meditazione :

1° Benedetto  XVI:

“ Ciò che viene affermato in questa festa è una confessione di fede nel corpo, e quindi nella terra, nella materia e nel futuro di tutte le realità. La Chiesa, in apparenza ostile al corpo, con questo dogma ha intonato un inno al corpo e lo ha posto in correlazione con quanto  è divino. Infatti il rapporto tra corpo e cielo, qui posto in luce, significa in verità un’energica valutazione positiva del corpo: il corpo umano non è materia, ha un rapporto con il ‘cielo’, cioè con Dio”. ( B. XVI, 365 giorni con il Papa: collaboratori della verità, S. Paolo, Cinisello Balasamo – MI, 2006, pp. 342-343.

2° Rev. Prof. Dr. Rocco D’Ambrosio:

“Un lungo cammino ci attende – se non lo abbiamo ancora iniziato – per  comprendere che Dio mi ha voluto  così, anche fisicamente, per un progetto di salvezza. Siamo ‘tempio dello Spirito Santo’ (1 Co 6, 19); ciò significa che Dio abita la nostra realtà corporea costantemente e in ogni momento – nella forza come nella debolezza, nella serenità psicologica come nella prova – è in noi  e con noi per ‘spiegare la potenza del suo braccio ’ e renderci più forti e sereni, per diversi aspetti anche più belli. Dio dispiega questa forza in noi sempre, in tutti coloro che lo invocano con fede e si abbandonano a Lui” (www.cercasiunfine.it).

Sac. Faustin M. Mundendi