“Neanch’io ti condanno: va’, e d’ora in poi non peccare più”
Elementi per la riflessione.
Sono capace di perdono e di accoglierlo come frutto del cammino con Gesù, la comunità e la comunione?
La misericordia è per me vita di fede, amore ed Speranza?
In Cristo ho coscienza e conoscenza dell’impotenza di non giudicare?
Accolgono la possibilità di conversione e di vita nuova?
1. La vita spirituale del credente oggi
In questo Vangelo, Gesù non giustifica il peccato, ma guarda con misericordia la persona. La vita spirituale del credente oggi è chiamata a questo: a riconoscersi non perfetto, ma amato. Siamo spesso tentati di guardare gli altri con durezza e noi stessi con indulgenza, oppure il contrario. Gesù ci insegna a cambiare prospettiva: la verità si unisce alla misericordia, e il giudizio lascia spazio alla possibilità di ricominciare. La Quaresima ci chiede proprio questo: lasciar cadere le pietre che stringiamo in mano, anche quelle verso noi stessi.
2. La fede è la donna adultera o la Chiesa?
La donna adultera può essere letta come immagine della Chiesa o della nostra fede personale. La Chiesa, come comunità di credenti, è composta da peccatori perdonati, non da giusti perfetti. È una sposa infedele ma amata, perdonata da Cristo, lo Sposo. Allo stesso tempo, la nostra fede personale è fragile, esposta a cadute, a tradimenti. Eppure, Gesù non si ritira, non si scandalizza. Ci chiede solo di accogliere il perdono e camminare. La vera fede nasce proprio lì, nella consapevolezza di essere salvati per grazia, non per merito.
3. I frutti del cammino quaresimale
Arrivati quasi alla fine della Quaresima, possiamo domandarci: che frutti ha portato questo cammino? Siamo più consapevoli delle nostre fragilità? Abbiamo imparato ad accogliere il perdono? Siamo riusciti a lasciar andare qualche pietra? Se il nostro cuore è più libero, se il nostro sguardo è meno giudicante, se abbiamo compiuto anche solo un passo verso la riconciliazione, allora la Quaresima ha dato frutto. Non è la perfezione il segno del progresso spirituale, ma la disponibilità a lasciarsi amare da Dio e a camminare nella luce.
Conclusione:
Il Vangelo di oggi è un invito alla verità e alla speranza. Gesù ci guarda, conosce i nostri errori, ma ci rialza. La Quaresima è tempo favorevole per sentirci dire ancora:
“Neanch’io ti condanno. Va’ e non peccare più.”
È tempo di ripartire, senza più pietre in mano, ma con un cuore nuovo.
Don John Betancur
Fabio
Leggendo queste parole mi viene da pensare alla Speranza,
Gesù non ci abbandona mai nemmeno nei momenti più difficili anche nel
Dolore Gesù e& con noi e ci aiuta a rialzarci.